Foggia

Gruppo “MO AVAST” Rinnovabili. Provincia di Foggia, provincia degli orrori !

Associazioni e comitati si aggregano per invocare interventi istituzionali

In Capitanata si sta consumando la più grave speculazione territoriale di sempre che rischia di completare la omologazione della Daunia a mero ricettacolo industriale di pale e pannelli, stazioni elettriche, strade, elettrodotti.

Pochi lo sanno ma innumerevoli progetti del valore di centinaia  di milioni di euro (per i proponenti) continuano a passare tra le mani autorizzative dell’Ufficio Ambiente della Provincia di Foggia (da anni improvvidamente delegata allo scopo dalla Regione), con valutazioni ambientali disinvolte e senza alcun tutoraggio politico ne controllo sociale (i consiglieri non rispondono ad elezioni dirette).

Ma la Capitanata è già schiacciata da quasi 1700 grattacieli eoliciqualche migliaio di ettari di fotovoltaico e pesanti opere accessorie, sia in esercizio oltre che autorizzati e in attesa di realizzazione.

Si aggiungono procedure autorizzative di competenza Ministeriale o Comunale, ognuna  avulsa dall’altra! La Regione, invece, continua a guardare. Al limite partecipa passivamente ai procedimenti imposti dal Governo.

E’ quindi gravissimo il tradimento che l’Ente Provincia perpetua alla sua comunità: invece di mobilitarsi come ente di raccordo territoriale (e come accade altrove in Italia!!) per far fronte ad un fenomeno indubbiamente aggressivo e fuori controllo, diventa essa stessa “carnefice” nel chiuso degli uffici VIA, con la elusione sistematica dei valori territoriali ad ogni istruttoria autorizzativa.

La biodiversità è “affettata”  o sfrattata. Il paesaggio e gli assetti urbanistici, destrutturati. Il turismo delle aree interne e rurali, delle masserie storiche, dei Tratturi regi è ridicolizzato. I campi del “granaio d’Italia, strumentalmente sguarniti di tutele e con un comparto in crisi, favoriscono i “benefattori” che spadroneggiano, in spregio delle più elementari regole di concertazione e pianificazione.

Ma in gioco è anche l’identità della Daunia, appesa a un filo: la Provincia di Foggia sta approvando mega impianti che spazzeranno via pure i contesti della Torre di Tertiveri, di Castelpagano, del castello di Lucera e perfino di Castelfiorentino, simbolo della medievalità, dove mori  Federico II. Fino a ieri tutelati da fasce di 10 km , oggi aggrediti dalle istanze spregiudicate delle società.

Sullo sfondo una Regione che si appresta a emanare una Legge Regionale sulle aree idonee e non idonee in materia di insediamenti rinnovabili. Un provvedimento tardivo, sulla scorta delle nuove norme quadro. Ma è un DDL che pare dettato dalle stesse società : invece di recuperare decenni di lacune pianificatorie, cancella le flebili e insufficienti  tutele odierne.

Mo Avast !   (Ora Basta

è lo slogan ma anche l’imperativo, intorno al quale si stanno aggregando associazioni e cittadini della Capitanata (comitati, agricoltori espropriati o resistenti… oltre ad associazioni che in Capitanata si sono storicamente battute per il rispetto del territorio: LIPU, Italia Nostra, FIAB, Conalpa, VAS….) per una rinnovata protesta. Intanto con un primo, simbolico Sit-In proprio avanti all’Ente Provincia, stamani, alla presenza dei media più sensibili che hanno rilanciato la rivendicazioni manifestate.

Le rinnovabili non possono essere totalizzanti e prevalenti su tutto. Non possono continuare ad essere imposte manu militari, con la logica di un cancro ed espandersi al ritmo di metastasi.

In definitiva la Daunia non può continuare ad essere la prostituta delle società energetiche.

Il gruppo “Mo Avast” ora chiede di conoscere da che parte sta la politica.

E se intende farla, la sua parte!Foggia,

         Gruppo “Mo Avast”

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