Cerignola

NOI Comunità in Movimento: Fra intrighi e poltrone…luci e sollazzo…ai problemi reali, chi ci pensa?

Da giorni una coltre di surrealismo avvolge la città.

Da una parte il chiacchiericcio su “intrighi di corte”, allusioni su associazioni, suoi rappresentanti e rapporti con le alte sfere, fatti da cui ci teniamo lontani (sino all’emergere di questioni di pubblico interesse), dall’altro le vicende relative al tentativo di spodestare Sabina Ditommaso dal trono di presidente di consiglio.

Tentativo maldestramente mosso nell’ultimo consiglio, come già narrato…e che avrebbe dovuto ripetersi domani, pare per un altro nulla di fatto.

Evidentemente nelle camere dei bottoni, per non dire dalle riunioni di gabinetto, stante la raffinatezza di pensiero dei commensali, è uscita una soluzione utile.

A loro.

Perché fra un affaire rosa e una poltrona blu, la città continua ad essere dimenticata nel suo torpore. Sporca più che mai, spenta, offuscata, lacerata da cantieri e rifacimenti stradali ai limiti del cubismo picassiano.

E mentre ci si prepara a calare il cubo e accendere l’albero…il tubo della caldaia e i relativi termosifoni restano spenti in moltissime scuole.

Aule gelide, scuole chiuse, classi radunate in una, genitori imbufaliti, bambini e ragazzi congelati o a casa.

Il tutto senza uno straccio di comunicazione o rassicurazione.

Non immaginando neppure di una soluzione.

Con la ditta delle tre fiammelle (sempre lei) impossibilitata ad andar dietro a così tanti guasti, in mancanza di un piano di azione preventiva e periodica di controllo.

Ma tant’è.

Meglio pensare a un gossip, a insultare un consigliere comunale, a gestire il consiglio come fosse il personale parco giochi e le cariche come fossero un cosplay venuto male.

Senza rendersi neppure conto, i protagonisti, di aver ben superato ormai la soglia del ridicolo…
Ci saremmo quasi stancati di tanta pena…ma andremo avanti sino a vedere soluzioni.

O la soluzione ultima, che ci liberi da tanta inconcludente inedia.

                                    Il Presidente
                                     Benedetto Mandrone

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