Cerignola

Rino Pezzano di Avanti Cerignola: EMERGENZA SICUREZZA, CERIGNOLA NON PUÒ CONTINUARE AD ESSERE ABBANDONATA

A Cerignola la mancanza di sicurezza è da sempre un tema delicatissimo. Una vera e propria emergenza. Inutile nasconderlo.

In queste settimane estive, però, il senso di paura dei cittadini è aumentato. Soprattutto nelle ore notturne, quando le strade sono praticamente vuote e la scarsità di “presidio” della città si avverte in modo più netto.

Sono diverse le denunce riguardanti episodi di elevata pericolosità. Come diversi sono gli appelli che i cittadini rivolgono alle istituzioni affinché intervengano per aumentare tanto la sicurezza “reale” quanto quella “percepita”.

È una richiesta legittima e fondata, che tutti – ciascuno per la propria quota di responsabilità – abbiamo il dovere di ascoltare. E a cui tutti dobbiamo fornire una risposta.

Su questo fronte chiunque abbia responsabilità istituzionali – ad ogni livello – non può voltare la testa dall’altra parte. Né minimizzare un problema potenzialmente esplosivo.

È importantissimo che i cittadini reagiscano, senza cedere alla rassegnazione, e che le Forze dell’Ordine facciano di più, aumentando il controllo del territorio.

La paura è infatti innanzitutto la conseguenza di un senso di abbandono. Mentre oggi più che mai è decisivo rovesciare radicalmente questa percezione, con un mix di azioni che tengano insieme la prevenzione sociale e la repressione. Due facce della stessa medaglia in una logica di sistema.

Cerignola – ed è fondamentale portare questa istanza all’attenzione del Prefetto di Foggia – avverte l’urgenza di un aumento degli agenti delle Forze dell’Ordine ai quali affidare le attività di pattugliamento delle vie cittadine, in particolare nelle ore serali e notturne. Allo stesso modo è urgente che vi sia una loro più rapida risposta alle segnalazioni che arrivano dai cittadini.

Accanto a questo, come detto, vanno inoltre finanziate le straordinarie attività svolte dalle nostre Parrocchie e messi in campo progetti seri in termini di “educativa di strada”, attraverso i quali creare “presidi sociali di quartiere” rivolti in primo luogo ai nostri ragazzi. Perché è su questo terreno che occorre fare “rete” nel combattere una cruciale battaglia per far vivere concretamente i valori e la cultura della legalità.

Il grido di dolore della nostra comunità non può cadere nel vuoto. I timori dei cittadini non possono essere ignorati dalle istituzioni alle quali è assegnato il compito di garantire la nostra sicurezza.

Bisogna rimboccarsi le maniche ed agire. Subito. Insieme.

Quello alla sicurezza è un diritto, la cui affermazione rappresenta una sfida che Cerignola non può rinunciare ad affrontare e vincere.

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