Cerignola

NOI Comunità in Movimento: dopo le parole del Sindaco, un po’ di chiarezza sulle nostre posizioni

Conoscendo il materiale magmatico che si agita sotto la apparente quiete dell’amministrazione comunale e della maggioranza consiliare, chiamati in ballo, ci vediamo costretti a chiarire alcune cose.

Letta l’intervista rilasciata dal sindaco Bonito pochi giorni fa, abbiamo notato la “disponibilità” a offrire al nostro gruppo consiliare la possibilità di entrare in Giunta, al fine di lavorare per il bene della città e auspicare a quello superiore di una riunificazione del centrosinistra.

Peccato che solo poche righe più in là si legga di una opposizione non propositiva e di una mancata rilevazione di un apporto politico apprezzabile da parte delle minoranze.

Perché allora proporre alla minoranza che ha, ad oggi, più voce nei dibattiti, che viene puntualmente tacciata di ridicolaggine, personalismi, inconsistenza (senza tornare indietro agli sciacallaggi o soffermandosi sulle offese personali), la possibilità di entrare in Giunta? Forse per spaventare quelle fronde di maggioranza che sono impegnate in un braccio di ferro, fra gli altri, sulla Presidenza del Consiglio Comunale?

A Noi poco interessa, come ancor meno interessa l’ingresso in Giunta.  Il nostro primario interesse era, è, e sarà il bene della città. Lo abbiamo dimostrato in campagna elettorale col nostro programma, nella fase di ballottaggio con l’appoggio (“sotto certi versi decisivo”) al candidato Bonito per evitare, con la vittoria mettiana, con ogni effetto d’immagine e politico, un conseguente bis del commissariamento in una fase delicata come quella del PNRR.

E lo dimostriamo oggi, ogni giorno, nei lavori consiliari come in quelli politici o anche solo comunicativi, collaborando con trasparenza e onestà per fini di interesse generale e comune, votando anche a favore o facendo plausi.

E votando contro o astenendosi, o muovendo critiche in tutto ciò che non si ritiene all’altezza degli interessi di una città sempre più in difficoltà. Vedasi i capitoli relativi alle spese di messa in sicurezza per 450 mila € di Palazzo Carmelo, con la mancata conoscenza di responsabilità e non comprendendo l’ostracismo del sindaco alle istanze di verità e chiarezza, o relativi al credito per la costruzione di un auditorium che è più una nuvoletta di fumo che un progetto.

Le poltrone non ci interessano e non ci sono mai interessate, al netto di alcune imprecisioni nella narrazione dell’excursus storico preelettorale, qui inutile da rivangare.

In ultimo, richiesto da chi scrive e in attesa di un riscontro definitivo dopo un primo approccio positivo, due parole sul confronto proposto alle forze, tutte, del centrosinistra cittadino; constatata la sfiducia manifestata dal primo cittadino, preferiamo rimanere sulla sua valutazione estremamente positiva, che è pure la nostra; certi che un dibattito pubblico, sui temi politici, e non sulla buona o cattiva amministrazione del momento, non può far altro che giovare non solo al centrosinistra ma alla città tutta.

Stanca di anni di teatrini, di accuse, di parole poco consone non solo al dibattito pubblico ma anche a quello da bar, e stanca di un consiglio comunale i cui lavori sono, qui concordando col sindaco, deludenti. Ma sul punto occorrerebbe un profondissimo esame di coscienza, e non certo, o solo, da parte delle minoranze.

Il Presidente Avv. Benedetto Mandrone

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